Il VII Rapporto Agromafie e caporalato è uno squarcio profondo nel velo dell’irregolarità e illegalità che ancora oscura la filiera agroalimentare del nostro Paese.
I gravi guasti ecologici, la crisi climatica e gli scenari correlati alle transizioni demografica e tecnologica pongono l’umanità di fronte a sfide inedite che non possiamo procrastinare nè non cogliere. Ne andrebbe della nostra stessa sopravvivenza.
L’utilizzo di forza lavoro stagionale nel settore agricolo italiano è un fenomeno antico e strutturale all’agricoltura nazionale e il trasferimento di un numero significativo di lavoratori da un territorio all’altro dell’Italia risale all’inizio del Novecento.
Le stime dell’Istat riportate nel VI Rapporto agromafie e caporalato, grazie al contributo di Carlo De Gregorio e Annalisa Giordano, evidenziano che, nel corso del 2021, sono stati circa 230 mila gli occupati impiegati irregolarmente nel settore primario (oltre un quarto del totale degli occupati del settore), in larga parte “concentrata nel lavoro dipendente, che include una fetta consistente deli stranieri non residenti impiegati in agricoltura”.
Il V Rapporto Agromafie e Caporalato a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto/Flai-Cgil fotografa la situazione degli ultimi due anni (ottobre 2018-ottobre 2020) concernente lo sfruttamento lavorativo nel settore agro-alimentare e le criticità dei rapporti di lavoro dovute a contratti ingannevoli e a raggiri perpetuati a danno dei lavoratori
Giunto al IV rapporto, Agromafie e Caporalato, a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto e della Flai Cgil, analizza a 360° lo sfruttamento lavorativo e le storture intrinseche nel comparto agroalimentare italico.
Il rapporto analizza il fenomeno del caporalato e dell’infiltrazione mafiosa nella filiera agroalimentare, fenomeni notevolmente cresciuti negli anni della crisi economica come dimostrano le recenti cronache giornalistiche. Il volume, in continuità con i due precedenti, fotografa la vita dei braccianti agricoli nelle campagne italiane, pervase da nord a sud da nuovo caporalato, grave sfruttamento e nuova schiavitù.
Il Rapporto rappresenta una fotografia dettagliata dei diversi fenomeni di sfruttamento lavorativo nel settore agricolo e più in generale uno studio sull’illegalità e sull’infiltrazione mafiosa nell’intera filiera agroalimentare.
Il Primo Rapporto su Agromafie e Caporalato, realizzato dall’Osservatorio Placido Rizzotto contiene dati, ricerche, elaborazioni utili a tracciare, descrivere e analizzare il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità nella filiera agroalimentare.